Cagliari Accessibile – Saline Conti Vecchi

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Poche settimane fa (Agosto 2024) ho finalmente visitato le famose Saline Conti Vecchi a Cagliari. Alle porte della mia città un luogo davvero suggestivo, un affascinante sito di archeologia industriale circondato dal paesaggio incantato di immobilità e silenzio tipico delle saline.
Ho davvero apprezzato la competenza e la disponibilità delle guide FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) che ci hanno accompagnato lungo la visita raccontandoci la storia delle Saline e l’attività che vi si svolge oggi come allora.
Il sito è in buona parte accessibile anche per visitatori in sedia a ruote ♿️, e vale assolutamente la pena visitarlo. Vi racconto la mia esperienza. Cagliari Accessibile Saline Conti Vecchi

Indice

Come arrivare

Le Saline Conti Vecchi si trovano a circa 10 km dal centro di Cagliari, all’interno della Riserva Naturale dello Stagno di Santa Gilla. Per arrivarci in auto da Cagliari bisogna imboccare la Strada Statale 195 in direzione Pula/Capoterra, e prendere l’uscita con indicazione “Macchiareddu” o “Saline Conti Vecchi”. La strada prosegue attraversando lo stagno di Santa Gilla fino ad un ampio spiazzo dove si affacciano diversi edifici. Qui sul lato sinistro si trovano anche le Saline. 

Se invece provenite dall’aeroporto di Cagliari-Elmas, prendete la SS130 in direzione Cagliari per poi ricollegarvi alla SS195 in direzione Pula/Capoterra. A quel punto potete seguire le indicazioni già descritte.


Storia

La storia delle Saline risale ai primi anni ‘20 del secolo scorso, ed ha una paternità ben definita. Nel 1919 l’ingegner Luigi Conti Vecchi, toscano d’origine ma sardo d’adozione per via del suo pluriennale lavoro di Direttore delle Reali Ferrovie Sarde, ha settant’anni ed è ormai andato in pensione. Ma ha ancora voglia di mettersi in gioco con idee e progetti. Partecipa così ad un bando pubblico per la bonifica dello stagno di Santa Gilla, allora infestato dalla malaria, che si aggiudica. Il suo progetto è straordinariamente ambizioso, perché prevede di realizzare la bonifica creando delle aree per la produzione di sale.

I lavori effettuati tra il 1921 e il 1931, con la costruzione di canali e impianti per il controllo delle acque e per la produzione di sale, trasformano una palude in una vasta area produttiva. Negli anni ‘30 poi l’impianto produttivo raggiunge il suo culmine, e le saline diventano uno dei principali poli produttivi del sale in Italia. È in questo florido periodo che vengono costruiti anche edifici industriali e il villaggio per i lavoratori, creando una vera e propria cittadella industriale. Gli impianti vengono dotati di macchinari avanzati per l’epoca, rendendo il sito uno dei più moderni in Italia.

Nel secondo dopoguerra, la produzione di sale inizia a diminuire, e di pari passo la rilevanza economica e industriale delle saline.
A partire dagli anni ’80 e ’90, in un clima generale di crescente attenzione verso la tutela ambientale, il ruolo delle Saline torna in auge associato alla salvaguardia dello Stagno di Santa Gilla, una delle più importanti zone umide della Sardegna. La produzione del sale viene quindi mantenuta, ma con una maggiore consapevolezza ecologica.
Anche in conseguenza di questo mutato scenario dal 2017 il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha avviato un progetto di recupero e valorizzazione delle Saline Conti Vecchi in collaborazione con la società Eni-Syndial, proprietaria del sito. L’obiettivo è non solo preservare l’attività produttiva delle saline, ma anche valorizzare il patrimonio storico e industriale del luogo.


La Visita

Una volta raggiunto il piazzale esterno (vedi indicazioni su come arrivare) sulla sinistra si accede ad un ingresso carrabile, e pochi metri più avanti, ancora a sinistra, si trova un ampio spazio sterrato adibito a parcheggio veicoli. I fabbricati del sito sono distanti un centinaio di metri, e si raggiungono con una breve passeggiata. La prima costruzione che si incontra è l’edificio principale, dove si svolgeva l’attività di direzione del centro industriale, e dove si trova anche la biglietteria con annesso negozio. I vari ambienti al suo interno sono stati ripristinati con mobili e oggetti d’epoca per ricreare al meglio le atmosfere degli uffici così come dovevano apparire negli anni ’20 e ‘30.

Le visite guidate partono a orari prestabiliti e iniziano proprio dall’esplorazione di queste stanze. Le guide FAI, con racconti coinvolgenti e aneddoti interessanti, ci trasportano un po’ alla volta indietro nel tempo, facendoci rivivere la storia della Saline

Lasciato l’edificio direzionale, la visita prosegue nel fabbricato situato sul lato opposto dello spiazzo, un tempo destinato a funzioni produttive. Qui avevano sede infatti l’officina e il laboratorio chimico. Su una delle grandi pareti dell’’officina viene proiettato un video sulla storia delle Saline e sulla loro rilevanza nello scenario produttivo della Sardegna.

A questo punto siamo pronti per condurre l’esplorazione nel cuore stesso delle saline. Saliamo quindi su un “trenino” aperto che lentamente percorre una lunga via sterrata tra caselle salanti e colline di sale, mentre da un altoparlante la voce della guida ci spiega come avveniva, e avviene, la “coltivazione” del sale.

Si parla di “coltivatori” del sale perché il processo di produzione nelle saline tradizionali, richiedeva un’attenta gestione delle risorse naturali come l’acqua, il sole e il vento, in modo simile a come un agricoltore “coltiva” i suoi campi.

Mentre accanto a noi scorrono gli specchi d’acqua che si colorano di sfumature rosa alla luce del tramonto, il tragitto ci porta nell’oasi naturalistica all’interno delle Saline. Si tratta di un’area protetta che ospita circa 50 divere specie di uccelli, tra cui i famosi fenicotteri rosa, uno dei simboli della città di Cagliari.

A questo punto la visita guidata è terminata. C’è comunque ancora tutto il tempo per fare qualche acquisto nel negozio, che vende prodotti tipici, molti dei quali legati alla produzione del sale, ma anche libri e oggettistica. Io ho acquistato alcune confezioni di capperi selargini sotto sale: davvero ottimi!. Torniamo infine ancora una volta nel piazzale, per goderci un distensivo aperitivo al tramonto con un bicchiere di Vermentino e pane guttiau.


Accessibilità 

La visita alle Saline Conti Vecchi organizzata dal FAI è in buona parte accessibile anche in sedia a ruote. Il parcheggio auto si trova su uno sterrato con uno strato sottile di ghiaia, in cui risulta decisamente poco agevole muoversi in carrozzina. Fortunatamente pochi metri più avanti la pavimentazione diventa asfaltata, rendendo più semplice il passaggio fino all’edificio principale che si trova un centinaio di metri oltre. Per evitare la scomodità dello sterrato, consiglio di segnalare in anticipo le vostre necessità e, una volta sul posto, di chiamare il numero 070247032, a cui risponde il personale FAI: vi sarà in tal modo consentito di arrivare con l’auto direttamente nei pressi dell’edificio.

L’ingresso del fabbricato sulla facciata presenta un gradino, ma c’è comunque un ingresso laterale, raggiungibile tramite un cancelletto esterno che un addetto provvederà ad aprire, privo di barriere architettoniche. Il piano terra dell’edificio, dove si trova anche lo shop/biglietteria, è visitabile ad eccezione dell’ufficio del Capofficina, rialzata di un paio di gradini, che può solo essere visto da fuori. Il piano primo è raggiungibile esclusivamente con le scale, quindi inaccessibile su ruote. Per passare da un edificio all’altro nel piazzale esterno è presente un camminamento cementato che permette di evitare lo sterrato circostante. L’officina, dove viene proiettato il filmato, è accessibile dalla porta che dà sullo spiazzo, mentre il laboratorio chimico è raggiungibile passando dall’officina. Cagliari Accessibile Saline Conti Vecchi

Una volta conclusa l’esplorazione degli edifici, la visita prosegue sul “trenino”. Il personale FAI provvederà a posizionarlo in modo tale che l’ultimo vagone sia accostato alla pavimentazione cementata, evitando lo sterrato. Questo vagone del convoglio è attrezzato con una piattaforma elevatrice che permette di salire in carrozzina. Il tragitto sul mezzo è molto bello e interessante ma pieno di scossoni, se avete problemi alla schiena valutatelo con attenzione. 

Al piano terra dell’edificio principale sono presenti servizi igienici accessibili.

Ingresso Uff. Capofficina (non accessibile)

Segnalo che all’interno dell’area delle Saline vengono organizzati, specie nella bella stagione, interessanti eventi, come concerti, aperitivi al tramonto con prodotti tipici, osservazioni astronomiche, passeggiate guidate, e altro ancora.

Per tutte le info su orari e biglietti, approfondimenti e eventi speciali vi rimando alla pagina web ufficiale https://fondoambiente.it/luoghi/saline-conti-vecchi


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