Uno degli elementi più importanti di un viaggio è sicuramente la scelta del posto dove pernottare. Lo è evidentemente per chiunque, ma lo è particolarmente per persone con disabilità, che non possono in genere permettersi di improvvisare e dormire dove capita (anche se sarebbe bello!), ma necessitano di conoscere in anticipo, e bene, le caratteristiche dell’albergo per evitare piccoli o grandi disagi.

Secondo la mia esperienza poi purtroppo non è sempre risolutivo affidarsi ai filtri dei motori di ricerca dedicati selezionando la condizione di accessibilità per disabili. Diciamo che va bene per una prima scrematura, quanto meno per scongiurare la presenza delle barriere architettoniche più macroscopiche, tipo le scale per raggiungere le camere ai piani alti e l’assenza dell’ascensore. Ma mille altri possono essere gli imprevisti e le barriere meno evidenti ma comunque in grado di compromettere in tutto o in parte la fruibilità delle camere o dell’intera struttura ricettiva. La presenza della vasca al posto della doccia, il gradino nel piatto doccia, il letto troppo alto, una salita ripida per raggiungere l’ingresso dell’hotel, un ascensore piccolo, gli spazi troppo ristretti della camera, tanto per citarne qualcuno.

Tanto per dirne una, a me è capitato di prenotare un hotel classificato “con servizi per persone disabili” a New York Manhattan con un bel gradino all’ingresso della hall, e così ritrovarmi costretto a passare dall’uscita antincendio per eludere l’ostacolo, attraverso un percorso di servizio maleodorante e con l’allarme che scattava ad ogni passaggio. E d’accordo che la capacità di adattamento deve far parte dello spirito di un viaggiatore però… vediamo di non esagerare.

Ci sono in effetti degli aspetti che vanno oltre il semplice rispetto delle normative di settore e che solo un’altra persona con disabilità è in grado di cogliere. E a volte neppure in questo caso si riesce a fare una disamina esaustiva sull’accessibilità della struttura, perchè, come sappiamo bene, ogni condizione di disabilità comporta esigenze differenti che non possono essere sempre affrontate e risolte in maniera sistematica.

E io non pretendo certo di avere tutte le risposte! Quello che farò in questa pagina è condividere con voi la mia esperienza diretta sugli alloggi che ho personalmente testato provando a riportare con dovizia di dettagli le effettive condizioni di accessibilità. Il punto di partenza di questa analisi è naturalmente data dalle mie personali esigenze, che sono quelle di un utilizzatore di sedia a rotelle. Spero di fare un servizio utile per tutti i viaggiatori che non si fanno fermare dalle limitazioni fisiche e intendono rimanere, a dispetto di tutto, comunque in viaggio.


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