K’gari, ovvero paradiso, è l’originario nome della Fraser Island nella lingua degli aborigeni, e già questo la dice lunga sulle bellezze naturali di quest’isola adagiata al largo della costa dello stato australiano del Queensland.
L’isola di sabbia più grande al mondo dal 1992 è diventata patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Le strade di sabbia, le foreste pluviali che crescono rigogliose tra le dune, i laghi d’acqua piovana purissima e trasparente, le sconfinate spiagge, da cui si può avere la fortuna di assistere al passaggio delle balene, hanno reso quest’isola una meta da sogno per gli amanti della natura incontaminata.
SI può raggiungere in traghetto dalla Hervey Bay, e una volta sull’isola solo i veicoli a quattro ruote motrici, previa autorizzazione, possono percorrere gli itinerari di sabbia (e vi assicuro che si balla parecchio!). Naturalmente ci si può anche avventurare a piedi per i sentieri sabbiosi che si snodano nel mezzo della foresta, i più audaci e fisicamente preparati possono intraprendere il Great Walk, lungo oltre 90 km e percorribile in 6-8 giorni. Sul versante orientale è presente l’unica “autostrada” dell’isola, ovvero la grande spiaggia 75 Mile Beach, la cui distesa di sabbia compatta può essere battuta anche dai veicoli per spostarsi rapidamente da un capo all’altro dell’isola. Ma attenzione alle maree, se si percorre la spiaggia sarà necessario tornare indietro prima dell’arrivo dell’alta marea o non sarà più possibile rientrare.
Un’altra caratteristica della Fraser Island è la presenza del Dingo, il cane selvatico australiano. Gli esemplari presenti sono gli unici di razza pura rimasti, a causa dell’isolamento, e proprio per preservare tale unicità è proibito introdurre cani sull’isola. Purtroppo i dingo non trovano cibo sufficiente e in alcuni casi possono diventare pericolosi, per tale motivo i campeggiatori devono sempre prestare attenzione, anche se le aggressioni in passato sono state molto rare.
Accessibilità. Oltre che nei campeggi, sulla Fraser è possibile pernottare più comodamente in uno dei resort situati lungo la costa che mettono a disposizione camere e bungalow. Per quanto fin qui raccontato, non sarà difficile indovinare quanto l’isola sia poco accessibile per viaggiatori con limitata mobilità. Come detto, solo i fuoristrada sono in grado di muoversi sulle vie di sabbia, è possibile noleggiarne uno, oppure prenotare un tour con autista per girare l’isola. Informarsi bene però prima di decidere per l’escursione, perché gli scossoni durante la guida potrebbero essere davvero dannosi per chi ha problemi alla schiena. Nei resort si possono trovare delle camere accessibili ai viaggiatori in carrozzina, ma la fruibilità degli ambienti comuni (tipo bar, ristoranti) è spesso limitata e decisamente migliorabile.
26 Agosto 2013, Queensland, Australia.