Il Colosseo – Accessibilità in carrozzina

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Roma ha tantissime attrazioni, luoghi storici di grande fascino, o custodi di raffinata bellezza, che vale di certo la pena visitare, ma fra questi il più imperdibile tra gli imperdibili è probabilmente il Colosseo, il simbolo più iconico della Città Eterna con la sua prodigiosa potenza materica e i quasi duemila anni di storia che ti scrutano dalle alte arcate. Non a caso fa parte del Patrimonio UNESCO (insieme all’intero centro storico di Roma) ed è uno dei siti più visitati al mondo. Il Colosseo è oggi quasi interamente accessibile♿️ anche ai visitatori con disabilità motorie, come meglio vi racconto nel seguito. Colosseo accessibilità


Indice degli Argomenti Principali

Come sempre riporto un breve indice utile per meglio navigare l’articolo. Se vi interessano solo gli aspetti legati all’accessibilità potete andare direttamente all’ultimo punto, se invece volete dare un più ampio sguardo a questa meraviglia vi invito alla lettura completa.


Storia

L’anfiteatro flavio, questo è il nome originario del Colosseo, venne realizzato tra il 70 e l’80 d.C. per opera dei tre imperatori della Dinastia Flavia: Vespasiano e i figli Tito e Domiziano. Venne costruito nel luogo dove si trovava il laghetto artificiale che faceva parte della Domus Aurea di Nerone, poi prosciugato per ospitare le fondamenta della nuova struttura.

Il nome “Colosseo” con cui è universalmente noto è presumibilmente dovuto alla vicinanza con la gigantesca statua in bronzo dorato raffigurante Nerone, alta ben 35 metri, che si trovava nel piazzale esterno, e che era appunto chiamata “Il Colosso“.

I Giochi

L’anfiteatro veniva usato per i “giochi” romani, che erano di tre tipi: venationes, ovvero le lotte tra belve feroci o tra uomini e belve, noxii, ossia le esecuzioni dei condannati a morte, sovente uccisi da animali, munera, i combattimenti tra gladiatori. In occasione dell’inaugurazione del Colosseo vennero indetti dell’imperatore Tito 100 giorni consecutivi di giochi durante i quali si stima che morirono 2000 gladiatori ed oltre 5000 bestie feroci. Gli spettacoli erano gratuiti e tutti i ceti sociali potevano assistervi, secondo la nuova politica del panem et circenses.

Decadenza e Rinascita

Gli ultimi giochi (venationes) si svolsero nell’arena nel 519 sotto il regno dei visigoti, mentre gli ultimi combattimenti tra gladiatori (munera) avevano avuto luogo molti anni prima, nel 437. Durante il Medioevo il Colosseo cadde in decadenza, perdendo la sua originaria funzione e diventando rifugio per banditi, poi fortezza di importanti famiglie romane, ricovero per animali, e vera e propria cava di materiali da costruzione. Tra Medioevo e Rinascimento infatti grandi quantità di blocchi di travertino e tufo vennero prelevati dall’anfiteatro per realizzare i nuovi edifici di Roma, tra cui anche la Basilica di San Pietro. A partire dal 1800 il Colosseo, che versava in condizioni oramai precarie, fu oggetto di rinnovato interesse e sottoposto ad importanti interventi di recupero che gli hanno permesso di arrivare fino ai giorni nostri.  


Caratteristiche

Il Colosseo è il più celebre e più grande manufatto dell’antica Roma pervenuto al nostro tempo, ed è tutt’oggi il più grande anfiteatro al mondo, in grado di ospitare circa 50.000 spettatori. Si tratta di un’opera di ingegneria semplicemente straordinaria per l’epoca in cui è stata realizzata (lo sarebbe anche ad oggi!) e testimonia una volta di più le grandi capacità raggiunte dagli antichi romani nelle tecniche costruttive e nell’architettura.

Ha una pianta ellittica, con asse maggiore di 188 metri ed un’altezza di circa 48 metri (come un palazzo di 15 piani!!), suddivisa in quattro livelli: i primi tre sono scanditi lungo la facciata esterna da grandi arcate sorrette da pilastri, mentre il quarto livello presenta delle finestre quadrate e fori per sostenere i pali che reggevano il velarium (una grande tenda che copriva l’arena). L’assetto strutturale principale è completato dai pilastri interni, da una serie di muri radiali, che si estendono dall’esterno verso il centro, e di muri concentrici che seguono la forma ellittica dell’edificio. Queste mura formano insieme una serie di gallerie e passaggi che erano utilizzati per l’accesso e la circolazione degli spettatori all’interno dell’anfiteatro. 
Tutto l’anello esterno e i pilastri sono realizzati in pietra di travertino mentre le strutture murarie e le volte delle gallerie interne sono in materiale laterizio. Le gradinate per gli spettatori erano completamente rivestite di lastre di marmo.
L’anfiteatro era provvisto anche di latrine e fontane, in funzione delle quali era stato realizzato un ingegnoso sistema di rifornimento e smaltimento delle acque. Colosseo accessibilità


Piazzale Esterno

A Ovest dell’anfiteatro, proprio ai piedi del Colle Celio e del Palatino, si estende un’ampia area pianeggiante dove al centro troneggia l’Arco di Costantino. Venne fatto edificare dal Senato di Roma per celebrare il trionfo dell’imperatore Costantino sul rivale Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio (312 d.C.), e costituisce il più grande degli archi trionfali pervenuti a noi da Roma antica. Colosseo accessibilità
La costruzione si trova proprio, e non a caso, lungo la Via dei Trionfi, che andava dal Circo Massimo al tempio di Giove Capitolino.
La decorazione dell’arco è una sorta di collage, è infatti ottenuta componendo fregi di epoca costantiniana con frammenti rimossi da altri monumenti onorari più antichi dedicati agli imperatori Traiano, Adriano e Marco Aurelio

Nell’area antistante l’Arco di Costantino si notano i resti di una fontana monumentale, un tempo nota come Meta Sudans. L’appellativo Sudans, ossia “Sudante”, si riferiva all’effetto visivo dell’acqua che scendeva bagnando le pareti della fontana. Si distinguono tutt’oggi tre strutture fondali concentriche su cui erano impostati il cono della fontana, la vasca e il perimetro esterno.

Proprio in corrispondenza della Meta Sudans ha inizio la salita della Via Sacra verso il Foro Romano.
Proseguendo oltre la fontana, in corrispondenza di un gruppo di alberi piantati in un’aiuola sopraelevata, è presente il basamento che indica il luogo dove un tempo era collocata la statua colossale di Nerone. Colosseo accessibilità


La Visita

L’ingresso al Colosseo si trova sul lato a ovest, dove vengono controllati i biglietti ed effettuati i controlli di rito. La visita procede poi seguendo delle tappe sostanzialmente obbligate, indicate dal personale sparso lungo il percorso e dai cartelli. 

La visita inizia dunque dal primo livello, che corrisponde al piano terra e dove si trova anche l’arena. Si procede per un tratto sotto le enormi arcate, percorrendo gli stessi percorsi da cui un tempo il popolo romano affluiva al Colosseo. È possibile anche affacciarsi in direzione dell’arena, dove avvenivano i combattimenti tra gladiatori e gli altri spettacoli.

Con un biglietto speciale è possibile anche visitare l’arena, che è stata oggi in parte ricostruita, e il sottostante ipogeo. Quest’ultimo è un reticolo labirintico di corridoi e camere che servivano al passaggio dei gladiatori, degli animali e dei macchinari necessari agli spettacoli. Questi venivano poi portati sulla superficie dell’arena attraverso veri e propri ascensori azionati con botole e carrucole. Colosseo accessibilità

L’esplorazione del piano terra converge poi verso la scalinata e l’ascensore che conducono al secondo livello. Da qui si accede a diverse gallerie e camminamenti che offrono visuali suggestive sia verso l’interno dell’anfiteatro che le aree esterne. Guardando verso l’interno, in particolare, si ha una vista d’insieme dell’arena (la parte ricostruita), del sottostante piano interrato, e delle gradinate. 

Nelle gallerie del secondo livello si trova anche un’esposizione sulla storia dell’anfiteatro, la vita quotidiana nell’antica Roma e i vari tipi di spettacoli che si tenevano al suo interno. Sono inoltre esposti reperti archeologici, modelli e ricostruzioni che aiutano a comprendere meglio il contesto storico e culturale del monumento.

Acquistando un biglietto speciale è possibile raggiungere con un ascensore panoramico la galleria intermedia tra secondo e terzo ordine.


Accessibilità ♿️

Il Colosseo è abbastanza accessibile anche per visitatori con disabilità motoria, e specificamente in carrozzina, con qualche dettaglio da evidenziare.

Fare il Biglietto

Per il biglietto standard, che consente l’ingresso al Colosseo, al Foro Romano e al Palatino nell’arco di 24 ore, non è necessaria la prenotazione, ma è sufficiente recarsi direttamente presso la biglietteria. Verranno rilasciati fino a due biglietti gratuiti, uno per la persona con disabilità e uno per un eventuale accompagnatore, mostrando, se richiesto, un documento attestante la disabilità (va benissimo la Disability Card).

Per arrivare alla biglietteria situata nel Piazzale del Colosseo il percorso è abbastanza accidentato: l’area è infatti pavimentata con sampietrini, quindi si procede lentamente e un pochino a scossoni, ma si può fare, mentre il tratto di strada antistante la biglietteria è pavimentato con una massicciata di grosse pietre, non percorribile in carrozzina. In alternativa si può provare a passare salendo il marciapiede dall’incrocio con la Via Sacra, ma anche questo passaggio può risultare scomodo. L’opzione migliore è quella di richiamare l’attenzione di un addetto, che si avvicinerà provvedendo alle operazioni di emissione biglietti. Se è presente un accompagnatore, questi potrà avvicinarsi presso la biglietteria indicando la presenza di una persona carrozzina e, una volta presentati i documenti, ottenendo i biglietti facilmente.

Percorso Accessibile

Il percorso di visita non è particolarmente complesso, si svolge infatti per lo più in piano con alcune rampe nella parte finale. La pavimentazione è in genere abbastanza buona tranne brevi tratti. Per passare dal primo al secondo livello è disponibile un ascensore interno.

Se si intende optare per un tipo di visita più approfondito è necessario fare un diverso tipo di biglietto. In tal caso sarà necessaria la prenotazione ed è prevista una quota di pagamento. Sulla base delle informazioni raccolte, anche queste modalità di visita dovrebbero essere fruibili in carrozzina. Questi servizi prevedono la possibilità di utilizzare un ascensore panoramico, di visitare la zona ipogea sottostante l’arena, e di visitare l’arena stessa. 

La Via Sacra ha una pavimentazione antica realizzata con una massicciata in pietra, in pratica off limits per carrozzine o scooter. Per fortuna esistono altri accessi più comodi al Foro Romano.


Per tutte le info su orari e biglietti, approfondimenti e eventi speciali vi rimando alla pagina web ufficiale: https://colosseo.it/

Tra le risorse messe a disposizione nella pagina ufficiale segnalo in particolare l’App My Colosseum, con un’utilissima audioguida, scaricabile a questo LINK


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