La città che muore, il nome con cui è comunemente nota Civita di Bagnoregio, è un incantevole borgo in provincia di Viterbo. Si erge, isolato, in cima a una rupe dalle pareti denudate, proprio al centro della Valle dei Calanchi, ed è luogo unico ammantato di bellezza e malinconia. Durante il mio breve giro in Umbria e Lazio ho avuto finalmente l’opportunità di visitare questo sito magico. Vi racconterò qui di della mia esperienza e della possibilità di visitarlo anche in carrozzina. Civita di Bagnoregio – Accessibilità in Carrozzina
- La Città che Muore
- Prenotazione Servizio Trasporto Persone con Disabilità
- Arrivare in Auto
- L’Attraversamento del Ponte
- Muoversi nel Borgo
- Giudizio Sintetico sull’Accessibilità
La Città che Muore
La Valle dei Calanchi è una zona soggetta da secoli a continui fenomeni erosivi che hanno scavato e sezionato le alture conferendo al paesaggio un aspetto peculiare e suggestivo. La collina su cui si trova Civita non è rimasta immune da questi fenomeni, col risultato che la città è andata sempre più riducendosi e sembra oggi reggersi su una tozza colonna rocciosa. Il problema dell’erosione era noto già agli etruschi, che la fondarono 2500 fa, e che tentarono di proteggere la città realizzando varie opere idrauliche. Dal Medioevo però riprese con continuità l’azione erosiva, e con essa la lenta decadenza di Civita. Di pari passo col rimpicciolimento si sono accresciuti lo spopolamento e l’isolamento del borgo, che in seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale perse ogni via di comunicazione con l’esterno. Solo dal 1965, grazie alla costruzione del nuovo ponte in cemento armato di 300 metri che lo collega al Comune di Bagnoregio, è stato possibile ripristinare un collegamento e ridare linfa vitale a Civita. Oggi solo una decina di persone vi risiede, ma tantissimi sono i turisti che la visitano ogni giorno attraversando il ponte come in una lenta processione.
Il ponte conduce al borgo attraverso la Porta Santa Maria, che è l’ultima rimasta delle 5 antiche porte d’ingresso. Pochi metri oltre la porta siamo nel cuore di Civita, Piazza del Vescovado, dominata dall’antica Chiesa di San Donato. Il borgo è molto piccolo ma pieno di angolini deliziosi e curati, scorci verdi e splendidi panorami dal belvedere.
Prenotazione Servizio Trasporto Persone con Disabilità
Cercando su Internet ho trovato utili informazioni in merito alla possibilità per disabili motori di raggiungere il borgo storico. Da qualche anno infatti ha preso vita un progetto Del Comune di Bagnoregio insieme alla sezione locale della Croce Rossa italiana, che mette a disposizione dei visitatori con disabilità motorie alcuni veicoli speciali che permettono di superare il lungo ponte pedonale, raggiungere il borgo, e poterlo visitare anche in carrozzina. Il servizio è prenotabile chiamando in anticipo (due giorni minimo) al numero 333/5734724 per programmare visite dal lunedì al venerdì, mentre non necessita di prenotazione il sabato e la domenica, in quanto i volontari della Croce Rossa sono già presenti sul posto.
Arrivare in Auto
Per chi arriva con un’auto dotata di contrassegno disabili è possibile arrivare fino allo spiazzo alla base del ponte, dove è presente anche un info point e la biglietteria. Per raggiungerlo è però necessario però attraversare la ZTL del Comune di Bagnoregio, per cui è opportuno richiedere preventivamente il permesso temporaneo di transito. La richiesta si può effettuare al seguente LINK, compilando il form e allegando i documenti richiesti; indicazioni in merito si trovano anche nei cartelli di divieto all’ingresso delle aree ZTL. Una volta arrivati alla base del ponte è presente una piccola area parcheggio con uno stallo riservato ai possessori di pass disabili. Civita di Bagnoregio – Accessibilità in Carrozzina
L’Attraversamento del Ponte
Il mezzo della Croce Rossa che è venuto a prendermi è un piccolo cabinato a due posti con un cassoncino posteriore. Il sedile lato passeggero è in grado di ruotare verso l’esterno ed abbassarsi in maniera tale da permettere di avvicinarsi con la carrozzina. Bisogna però tenere conto che il sedile rimane in una posizione rialzata rispetto alla comune altezza di una carrozzina (10 cm circa), pertanto non è possibile slittare dalla carrozzina al sedile ma è inevitabilmente necessario un aiuto. Il fatto che l’area parcheggio sia in pendenza complica ulteriormente i passaggi. Una volta seduto il sedile viene risollevato e lentamente ruotato nella posizione normale. Gli spazi sono piuttosto stretti per una persona alta come me quindi non è semplice gestire le gambe durante lo spostamento. La carrozzina viene invece caricata e trasportata nel cassone posteriore.
parte 2
La posizione nel veicolo durante la risalita del ponte è un po’ scomoda in quanto nell’abitacolo sono presenti pochi punti per tenersi, inoltre, assurdamente, nel veicolo su cui sono salito non era presente alcuna cintura di sicurezza. Tenete presente che la pendenza del ponte soprattutto nel tratto in prossimità di Civita è veramente accentuata, e inoltre in quello stesso tratto la pavimentazione è lastricata e con presenza di piccoli gradini, pertanto ci sono sobbalzi in continuazione. La discesa è stata poi anche più disagevole e persino pericolosa nel tratto in prossimità del borgo. Infatti, a causa della pendenza, della mancanza di appoggi efficaci, e di un sistema di imbragatura di sicurezza, gli scossoni si avvertono ancora di più ed è veramente difficile mantenere un equilibrio stabile all’interno dell’abitacolo.
Insomma, se da un lato è certamente apprezzabile l’iniziativa dell’amministrazione di dotarsi di questo servizio, d’altro canto quest’ultimo è decisamente migliorabile. A parer mio è utile a qualcuno in grado di deambulare con difficoltà ad affrontare il lungo ponte, ma poco adatto a persone con gravi disabilità motorie. Forse gli altri veicoli speciali hanno caratteristiche leggermente diverse da quello di cui ho usufruito io, ma non ho riscontri a riguardo.
Muoversi nel Borgo
Il borgo vero e proprio di Civita è in parte visitabile anche in carrozzina. Molte stradine sono in piano o leggera pendenza, e il fondo in alcuni casi è lastricato in altri acciottolato, in ogni caso da percorrere lentamente. Come già sottolineato in precedenza il borgo poi è veramente piccolo per cui si visita in pochi minuti.
Giudizio Sintetico sull’Accessibilità
L’iniziativa dell’amministrazione pubblica di dotarsi di un servizio di ausilio al trasporto disabili al borgo di Civita è certamente apprezzabile ma, secondo la mia esperienza, ampiamente migliorabile. Sono rimasto particolarmente sconcertato che il veicolo su cui sono salito non fosse dotato di cinture di sicurezza o di altri sistemi di bloccaggio. Non so se questo valga anche per gli altri veicoli o se sia stato io particolarmente sfortunato.
Il servizio è più che altro utile a qualcuno in grado di deambulare che ha delle difficoltà a affrontare il lungo ponte, ma poco adatto a persone con gravi disabilità motorie. Nell’auspicio che possa migliorare nel futuro prossimo, il mio consiglio è quello di contattare in anticipo gli addetti al servizio e chiedere più informazioni possibili in relazione alle proprie specifiche esigenze.
Vi segnalo il seguente LINK per ulteriori info ed eventi a CIvita: https://www.civita-di-bagnoregio.info/
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