Pernottamento: 27-28 Ottobre 2022
8390 Hamnøy, Norvegia
Prezzo: 178 €
Per l’ultima notte sulle Isole Lofoten cercavo una sistemazione nella parte sud dell’Isola di Moskenesøya, nel tratto tra Reine e Å, dove si interrompe la strada E10 delle Isole, segnando idealmente e geograficamente l’ultima tappa del viaggio. La zona in questione è particolarmente pittoresca, tra scenari naturali mozzafiato e deliziosi villaggi di pescatori: un po’ l’apoteosi della bellezza delle Lofoten. Ecco perché era importante trovare, possibilmente, una sistemazione all’altezza di una simile meraviglia. E anche accessibile, ovviamente: l’Eliassen Rorbuer.
Ricerca e Prenotazione
Tra le opzioni proposte (non molte per la verità) dai motori di ricerca impostando i filtri per strutture accessibili ho scelto infine l’Eliassen Rorbuer. In merito alle modalità con cui è avvenuta la prenotazione vi rimando all’articolo specifico, che racconta di alcune difficoltà di comunicazione comuni, a quanto pare, a molte strutture ricettive delle Lofoten.
Posizione
L’Eliassen, uno dei più scenografici e fotografati villaggi di rorbuer (i rorbuer erano gli storici capanni dei pescatori, ora riadattati a scopi turistici), si trova nella piccola isola di Hamnøy, affacciato sullo scenario incantato del Reinefjorden. Difficile trovare di meglio.
Arrivando in auto in direzione Reine bisogna girare a destra prima del ponte di Hamnøy. A quel punto, seguendo la stradina che serpeggia tra i cottage, in breve si raggiunge il caseggiato della reception. La posizione è ottimale per visitare i villaggi e le attrazioni dell’isola di Moskenesøya. Ma attenzione, il posto è talmente bello che sarete tentati di rimanere lì, rapiti dai magnifici panorami che si possono ammirare dalla banchina.
Servizi della Struttura
Nelle aree comuni del villaggio non ho visto parcheggi riservati ai disabili ma gli spazi per parcheggiare l’auto vicino alle cabine sono comunque ampi. La reception non è accessibile, in quanto si trova al piano rialzato di un edificio raggiungibile con diversi gradini. Quindi due sono le soluzioni: c’è qualcuno con voi che può salire le scale oppure fate una telefonata o mandate qualcuno all’interno chiedendo che la persona alla reception si avvicini fuori.
All’interno del villaggio é presente il ristorante Gadus, che però chiude la stagione il 30 settembre, e che dunque non ho potuto provare. Peccato, perché il menù sembrava davvero invitante.
È presente il WiFi gratuito.
Il cottage
Al rorbu in cui ho alloggiato (numero 65c) si accede da un ballatoio rialzato accessibile mediante rampe. L’ingresso del cottage è agevolato da una corta rampa, mentre la porta è del tipo a molla e molto spingente, infine è presente una soglia alta qualche centimetro: l’insieme di questi elementi rende l’entrata alquanto scomoda.
L’interno è molto bello. Tutto in legno, arredato con gusto, comodo, intimo e con una doppia finestratura aperta verso il fiordo. Un corridoietto introduce nell’ampio ambiente principale, che è sia living che zona notte, e che comprende anche un angolo cucina accessoriato di tutto. Gli spazi sono fruibili anche in carrozzina, anche se il passaggio tra il letto e la poltrona (vedi foto sotto) è alquanto stretto.
Il Bagno
Al bagno si accede per una porta scorrevole (bene!) localizzata subito a destra dell’ingresso del rorbu. Le dimensioni sono appena sufficienti per potersi muovere in carrozzina (male!) e non sono presenti maniglioni. La doccia è a filo pavimento, e le ante si aprono anche verso l’esterno, per cui, ingegnandosi un pó nel poco spazio, ci si può accostare anche con uno sgabello di plastica (per esempio). Sotto il lavandino è inserito un mobile ad ante, rendendo impossibile avvicinarsi frontalmente in carrozzina. Lo specchio è in alto. Come è facile capire, non si tratta affatto di un bagno accessibile in termini rigorosi, ma può andare comunque bene se si hanno dei margini di adattamento.
♿️ Giudizio sintetico sull’accessibilità
Il giudizio complessivo sull’accessibilità in carrozzina, per quanto visto, è appena sufficiente. Alcuni servizi comuni (leggi reception) hanno barriere architettoniche. Sono presenti ampie aree di parcheggio anche se non ho notato stalli riservati ai disabili. Percorsi accessibili (rampe) per raggiungere il cottage. Per quel che riguarda il cottage: ingresso un po’ difficoltoso, zona living ampia e fruibile per la quasi totalità; la maggiore criticità é data dal bagno, piccolo e sostanzialmente non adeguato (niente maniglioni, lavabo scomodo, specchio alto) tranne che per la doccia a filo pavimento.
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