Qualche giorno fa ho ricevuto una graditissima sorpresa! La nomination per il Sunshine Blogger Award da parte di @duigadanangirula. Come blogger di viaggio (livello principiante eh) è una bella soddisfazione pensare di essere in qualche modo fonte di ispirazione e interesse per altri esploratori o aspiranti tali. L’Award è proprio questo infatti, un riconoscimento che un blogger assegna ad un altro/altri di cui apprezza la creatività e la qualità dei contenuti. Quindi un sincero ringraziamento ai ragazzi di duigadanangirula.
Ma chi sono i miei promoter? I dui gadan an girula (che significa due pazzerelli a zonzo in piemontese, come scopro frugando nel loro blog) sono Silvia e Marco. I loro post sono pieni di colori, entusiasmo e… arricchiti di un gran numero di curiosità e info utilissime per farsi venire la voglia di partire! Li ringrazio ancora per avermi dedicato un po’ della loro attenzione 🙂
Regole del Sunshine Blogger Award
La prima regola è che vi devo raccontare le regole per partecipare. E allora come funziona questo Sunshine Blogger Award? Eccovi serviti!
- bisogna spiegare come come funziona il Sunshine Blogger Award (appunto!)includendo le regole e l’immagine del logo nel proprio articolo;
- ringraziare il blogger che ti ha nominato indicando il link al suo blog;
- rispondere alle domande che ci ha posto;
- nominare altri blogger e porre loro nuove domande.
La mia intervista
Ecco le mie risposte alle loro domande!
1) Quale viaggio rifaresti?
Ho avuto la fortuna di fare diversi viaggi on the road (la mia formula preferita) davvero memorabili, ma quello che mi ha regalato le sensazioni e le immagini più indelebili è probabilmente il grande giro alla scoperta degli spettacolari parchi dell’ovest americano. Yellowstone, Sequoia N.P., Grand Canyon, Bryce Canyon, Zyon, Joshua Tree, solo per citarne alcuni, passando per Los Angeles, San Francisco, Las Vegas, percorrendo meravigliose strade panoramiche attraverso scenari incredibili.
2) Cosa non deve mai mancare nella tua valigia?
La mia valigia si è fatta sempre più snella nel corso degli anni, l’importante è ricordarsi delle cose essenziali e poi il resto a riempire lo spazio residuo. Se ti serve qualcosa in più si può sempre comprare sul posto, no? Quindi ciò che devo sempre avere con me è: documenti, biglietti aerei, prenotazioni, carta di credito, macchina fotografica (va bene anche lo smartphone per comodità), magari una guida (già letta almeno per metà), caricabatterie vari con adattatore internazionale. E mi pare tutto. Ah! Ci aggiungo anche le chiavi di casa; non sarebbero strettamente necessarie (potrei lasciarle a qualcuno) ma servono a ricordarmi che per ogni partenza c’è sempre un ritorno.
3) Qual è la prima cosa che fai quando programmi un viaggio?
Il mio viaggio nasce nella mente ma poi inizia a prendere forma… su un foglio excel. Lo so, lo so… non suona molto poetico ma è parecchio pratico. Qui inizio a preparare la mia tabella di viaggio che poi riempio un po’ per volta modificandola a mio piacimento. I primi dati da fissare di solito sono le date di andata e ritorno, poi a cascata tutto il resto: alloggi, attrazioni, spostamenti, ristoranti, ecc. La programmazione di viaggio, che un tempo trattavo in modo più sfumato, è oggi fondamentale per me in quanto utilizzatore di carrozzina, per limitare il rischio di finire in troppe situazioni disagevoli (che tanto capitano lo stesso).
4) Cibo locale o ricerca di cibo italiano in ogni luogo del mondo?
Assolutamente cibo locale! L’esperienza food è parte integrante del viaggio, attraverso la scoperta dei piatti locali, degli ingredienti, dei sapori, si viene a contatto con la tradizione, gli usi e i gusti dei luoghi che visitiamo. Se ciò che alimenta un viaggiatore è prima di tutto la curiosità, come si può non essere curiosi di provare cibi diversi lontano da casa? Personalmente non capirò mai quegli italiani che dall’altra parte del mondo cercano solo pasta e pizza.
5) Quanto spazio lasci all’ improvvisazione durante i tuoi viaggi?
Come accennato nella risposta alla terza domanda, per un viaggiatore in carrozzina la programmazione è molto importante. La semplice possibilità di trovare scalini all’ingresso di un albergo può rovinarti la giornata (come minimo…). È necessario verificare l’accessibilità e la fruibilità almeno degli step fondamentali (aeroporti, alloggi, mezzi di trasporto) se non ci si vuole trovare nel mezzo di una vera e propria via crucis. Anche perché, diciamolo, gli imprevisti capitano comunque e bisogna essere sempre pronti ad adattarsi. Risolte però le macro questioni citate, rimane sempre spazio per un po’ di sana improvvisazione.
Le mie nomination
Adesso è tempo che mi pronunci nominando due blogger meritevoli del Sunshine Blogger Award. Ecco le mie scelte:
12trip. Emanuela e Viviana sono due amiche nonché le esploratrici “sardine in viaggio”! Con leggerezza e tanta passione portano in giro per il mondo un po’ della mia amata Sardegna. I loro racconti spaziano con disinvoltura dal cuore del Mediterraneo ai quattro angoli del mondo.
Chiara_in_progress. Lei è Chiara, giovane italiana che vive a Parigi, e dalla Ville Lumiere (soprattutto, ma non solo!) ci racconta la sua nuova vita da expat, trasmettendo un po’ di quelle profonde sensazioni che solo chi vive all’estero in un luogo che ama è in grado di provare. Un perfetto riferimento per chi cerca info su Parigi o la Francia.
Ecco le 5 domande che voglio rivolgere loro.
Nelle vostre esperienza di viaggio fate di solito caso alle condizioni di accessibilità dei luoghi che visitate?
Quanto pensate siano importanti le conoscenze informatiche per il successo e la visibilità di un blog di viaggi?
Quale esperienza di viaggio ha superato di gran lunga le vostre aspettative?
Qual è l’alloggio più particolare dove siete stati?
Avete un budget illimitato, ma potete usarlo solo per una settimana di viaggio. Che fate?
E ora, a voi il testimone! 😉